La radica; quella parte dell’albero contorta, incredibilmente e meravigliosamente così imperfetta da renderla ancora più unica per colore, ricchezza, unicità , spettacolarità e prestigio.
L’abbiamo vista sui cruscotti di automobili lussuose con uno spessore di pochi decimi di millimetro, spesso verniciata lucida e, solo, per questo, abbiamo capito il livello del marchio dell’automobile in cui eravamo seduti o che guardavamo dall’esterno in qualche città o località particolare nel mondo.
Per ottenere un pavimento in radica di noce, si parte da una materia prima che richiede una professionalità e conoscenza artigianale di così elevato livello, solo comparabile alla lavorazione richiesta per ricavare un brillante da una pietra ancora grezza.
Lavorare un pezzo di legno, trasformarlo in elementi deformi con spessore di circa 6/7 mm allo stato grezzo, analizzarli x colore, struttura della venatura, leggerne il disegno quando ancora la ruvidezza della superficie per il taglio a sega appena eseguito lo rende molto difficile, comporli in un disegno armonioso variegato oppure realizzare delle composizioni a quattro pezzi che creino un centro nell’elemento ligneo ottenuto ed una continuità della vena anche allontanandosi dal centro verso l’esterno.
La radica richiede una laboriosa lavorazione che inizia dal taglio della materia prima e prosegue con la rifilatura manuale dei singoli pezzi e la loro giuntatura con l’incollaggio a freddo su carta. Si tratta di una conoscenza artistica che purtroppo sta sparendo come la stessa materia prima sempre più difficile da recuperare.
Il pezzo originale grezzo con spessore di 6/7 mm, viene più volte levigato per calibrarlo, placcarlo su supporto e rilevigarlo ancora prima di essere sottoposto alla fase di finitura con numerosi passaggi effettuati a mano con prodotti , quali oli e cere, per renderlo idoneo all’utilizzo a pavimento e rivestimento , fino ad ottenere uno spessore finale minimo di radica di circa 2.5 mm. Un traguardo veramente difficile da raggiungere per la tipologia della materia prima e delle sue caratteristiche tecniche. Su richiesta, il lastronato in radica, quindi la sola parte nobile, viene fornita senza essere supportata e controbilanciata, perché viene posata direttamente a pavimento come tarsia oppure utilizzata per elementi d’arredo o altri impieghi in prestigiosi contesti nel mondo.
Ogni pezzo è unico, ogni pezzo è vero, ogni pezzo è un opera d’arte naturale ottenuta con maestria, passione, e fierezza di sapere fare ciò che è purtroppo destinato a sparire e questo è il vero rammarico di tutti i maestri che non hanno e non trovano eredi.
La venatura della radica può essere giuntata seguendo un disegno, una simmetria ottenuta scomponendo l’area dell’elemento ligneo in quattro parti uguali nelle quali le venature creano una continuità passando da un quadrante all’altro dello stesso elemento. La realizzazione del disegno centrato, comporta moltissimo scarto e richiede una particolare attenzione per la ricerca dei pezzi affinché il disegno sia speculare.
Sembra casuale, ma non lo è. Nel disegno “A Palladiana” i vari pezzi di radica vengono giuntati ad opus, in modo irregolare, quasi casuale, ma la scelta di ogni pezzo non è casuale , ma richiede molta attenzione e pazienza per poter ottenere un’armonia in ogni singolo pezzo ottenuto e una sintonia d’insieme tra i vari pezzi perché non vi siano macchie di colore o di venatura nell’insieme che disturbino visivamente l’occhio.
Sono passate molte settimane da quando la materia prima al suo stadio grezzo è entrata in laboratorio per essere lavorata e portata al suo massimo splendore e prestigio. Dopo numerosi passaggi di levigatura ed altrettanti di trattamento superficiale con olii e cere, la sua personalità, il suo carisma è al massimo delle aspettative.
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collezione elite prestige