Il noce è un albero, a mio avviso, splendido, incredibilmente espressivo, vigoroso e maestoso e particolarmente utilizzato per realizzare pavimenti in legno, rivestimenti e dal quale ottenere la radica per tarsie, intarsi realizzati da ebanisti in modo magistrale.
Ammiro e stimo, gli uomini e le donne che con maestria e sacrificio lavorano questa materia manualmente o con macchinari poderosi che aiutano l’uomo a dare un volto a questa materia prima.
Personalmente ho un debole, per colore, stonalizzazione ( è un termine con il quale si intende un passaggio di gradazioni cromatiche visibili e non armonizzabili. Indica la differenza di tono di ogni singola parte in legno come non omogenee tra di loro) , sfumature e personalità della fiamma nella sua eterogeneità per il noce europeo rispetto a quello americano.
Il suo modificarsi nella fibra con il variare della posizione del taglio durante la lavorazione evidenzia questa personalità unica che gli conferisce quel prestigio che indubbiamente si è meritato presso gli arredatori, interiors designer e architetti in tutto il mondo.
Lo vediamo in molteplici contesti e tipologie; massello, lastronato e tranciato con lavorazioni superficiali varie ed innumerevoli patine. In qualsiasi forma, dimensione o colore rimane sempre uno dei legni più prestigiosi e ricchi di storia. La sua varietà di colore lo rende facilmente identificabile nella lettura degli spazi rivestiti che siano a pavimento o rivestimento oppure mobili attuali oppure antichi.
Il legno di Noce, viene all’occorrenza giuntato e ricostruito così com’era all’origine nel tronco. Così facendo la venatura diventa un elemento decorativo ancora più prezioso. Gli elementi lignei ottenuti sono unici in ogni loro pezzo.
La venatura è dinamica, viva, respira e corre da elemento in elemento sia posizionati a pavimento come a rivestimento in spessori diversi per garantire durata e quindi un futuro nel tempo.
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